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I visitatori rimbalzano o navigano?

Un indicatore che differenzia le visite potenziali

La frequenza di rimbalzo è forse l'indice più importante da tenere sotto controllo quando si analizzano gli accessi al sito.
E' infatti un indicatore che differenzia a colpo d'occhio le visite potenzialmente "di qualità", ovvero interessate ai contenuti che offriamo online, da quelle "inutili", che, al contrario, non hanno trovato sul sito le informazioni che stavano cercando.

Se il sito presenta una frequenza di rimbalzo alta generalizzata, ovvero su tutte le sorgenti di traffico, siamo di fronte ad un campanello di allarme.

Forse dal web marketing dobbiamo tornare indietro e ripensare il web design, come progettazione grafica e funzionale del sito, e i contenuti proposti.

Prima di prendere qualsiasi decisione o arrivare a conclusioni, dopo aver analizzato la frequenza di rimbalzo per le varie sorgenti di traffico, è necessario approfondire e incrociare i diversi dati che Google Analytics mette a nostra disposizione.

Soprattutto verificare e analizzare la provenienza delle conversioni generate dal sito.

La frequenza di rimbalzo analizzata distintamente per le diverse sorgenti di traffico ci indica se e come "funzionano" i canali promozionali online attivati.

  • Motori di ricerca
    Una frequenza di rimbalzo alta proveniente dalle ricerche sui motori può indicare che abbiamo posizionato il sito per parole chiave non attinenti o quantomeno poco efficaci.
    L'analisi va sicuramente approfondita, ma parole chiave che portano traffico senza conversioni e tantissimi rimbalzi, sicuramente indicano che dobbiamo rivedere la nostra strategia di posizionamento e programmare un intervento SEO.
  • Siti referenti
    La frequenza di rimbalzo è un primo, utile indicatore per capire se i portali, i siti o social networks dove abbiamo deciso di promuovere il nostro sito con la pubblicazione di un link siano stati scelti con cura.
    Se la frequenza di rimbalzo è alta in corrispondenza delle visite ricevute da un dato portale vuol dire che forse questo canale non veicola il target di visitatori interessati ai nostri contenuti.
  • Traffico diretto
    In questo caso la frequenza di rimbalzo può essere molto alta per svariati motivi. Ma ci deve portare a chiederci chi sono questi visitatori diretti, come usano il nostro sito. L'analisi andrà spostata dalle sorgenti di traffico ai Visitatori ed ai Contenuti.
  • Visite da newsletter, feed RSS e Campagne a pagamento
    Si è riusciti a portare sul sito un visitatore tramite newsletter, feed o annuncio a pagamento. Bene. Non capitalizzare però questo successo rende vano tutta la nostra strategia di Emailing Marketing o Online Advertising Marketing.
    La frequenza di rimbalzo alta in questo caso ci deve portare ad analizzare la landing page (la pagina su cui facciamo atterrare il visitatore dalla email inviata o dall'annuncio pubblicato a pagamento) e capire perché la email o l'annuncio hanno catturato l'attenzione e la nostra pagina no.

Ora provate a riguardare il report delle Sorgenti di Traffico facendo attenzione alla frequenza di rimbalzo e vedrete come a colpo d'occhio potete già farvi un'idea di come va la vostra strategia di promozione online. Ma non fermatevi qui...

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Michaela Matichecchia

Michaela Matichecchia

Sviluppo strategie di digital marketing per le aziende. Mi guida la digital analytics. Mi entusiasmano i risultati delle campagne advertising che gestisco. Sfrutto la potenza dell'AI per ottenere lead di qualità

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