Generazioni digitali e marketing: Di che Gen6 Inside?

Se lavori nel marketing, produci contenuti, gestisci campagne o semplicemente scrolli TikTok ogni sera, sai già una cosa: le etichette generazionali da sole non bastano più.
Per creare campagne efficaci e rivolgersi al target giusto con il messaggio giusto al momento giusto dobbiamo andare oltre.
"Millennial", "Gen Z", "Boomer", "Gen X"… comode per iniziare a segmentare, ma sempre più sfocate, troppo ampie, se vuoi capire la nicchia che vuoi coinvolgere.
Perché oggi non è solo l’anno di nascita a definire il comportamento online: conta come ti muovi nel digitale, cosa leggi, cosa salti, a cosa reagisci. Ma soprattutto non basta conoscere il comportamento online se non si deducono sentimenti ed emozioni (ansie, paure, desideri), se non si empatizza con le persone dietro gli schermi.
Da anni analizziamo le generazioni digitali per costruire strategie che funzionano davvero
Noi di TourTools ce ne occupiamo ogni giorno.
Nel nostro lavoro – tra campagne su Google, Meta, TikTok, LinkedIn, automation, funnel e contenuti – non possiamo permetterci letture superficiali del pubblico.
Perché sappiamo una cosa:
Le generazioni digitali non si segmentano solo per età, ma per abitudini, approccio, tono emotivo.
Ed è su queste basi che abbiamo progettato “Di che Gen6 Inside?”, un test che incrocia comportamento e identità digitale. Non un gioco. Ma uno strumento con cui riflettere su come viviamo davvero online.
Oltre le etichette: come nasce il nostro test
Ci siamo chiesti:
Quanto conta davvero l’età per definire la nostra “generazione digitale”?
E se i nostri comportamenti fossero più significativi dell’anagrafe?
Il test, ideato e realizzato da noi di Tourtools, con il contributo di Alessandro Paolucci @dio.gram, nasce da anni di esperienza a lavorare sulle buyer persona con pubblici molto diversi, ogni giorno.
Nel creare le nostre strategie di digital marketing, i dati anagrafici sono solo il punto di partenza. Quello che ci interessa davvero sono le sfumature di comportamento, le emozioni, le logiche di relazione.
Per questo nelle nostre campagne costruiamo segmenti personalizzati, definiamo tone of voice su misura, adattiamo i messaggi non all’età, ma al modo in cui le persone sentono e agiscono nel mondo digitale.

6 generazioni, tante percentuali, un solo obiettivo: capire chi sei online
“Di che Gen6 Inside?” non è un semplice quiz.
È una lente d’ingrandimento sul tuo modo di vivere il digitale, uno strumento pensato per osservare come ti muovi online: come scrolli, condividi, reagisci. Non parte da un’etichetta, ma da comportamenti reali.
Le domande non misurano solo preferenze: indagano gesti quotidiani, abitudini digitali, reazioni emotive, per restituire un profilo che – in modo sarcastico e leggero – svela il tuo modo di abitare la rete. È una empathy map digitale, non uno stereotipo.
Non ti dice chi sei in base all’età, ma ti aiuta a capire quanto l’età anagrafica coincide (o meno) con la tua vera identità online.
Ti fidi degli influencer o cerchi ancora i forum?
Preferisci inviare vocali da 2 minuti o ti esprimi con reaction e meme?
Scrolli con leggerezza o con disillusione?
Il test incrocia 15 domande, risposte multiple, comportamenti e preferenze: alla fine otterrai una percentuale di appartenenza a ogni generazione digitale. Perché nessuno è una sola cosa.

Conoscere le generazioni digitali è il nostro mestiere
Creare questo test non è stato solo un esercizio creativo.
È stato un modo per mostrare il nostro metodo: partire dai dati, leggerli con empatia, trasformarli in strumenti che servono per comunicare meglio, e aiutare le persone e le aziende ad incontrarsi per realizzare i propri desideri, da una parte, e i propri obiettivi, dall’altra.
Lo facciamo ogni giorno con le aziende che si affidano a noi.
E vogliamo dimostrare che capire il target non significa incasellarlo, ma entrare in sintonia con il suo modo di pensare e di vivere il digitale.
Sì, puoi avere 50 anni e vivere da GenZ.
Sì, puoi avere 22 anni e comunicare come un GenX riflessivo e ironico.
E in entrambi i casi, sappiamo come parlarti, strategicamente.
Il test è live (e no, non ti giudichiamo)
È leggero, sì. Ma anche preciso.
Ti farà sorridere, forse anche discutere con amici e colleghi.
Magari scoprirai di essere un Boomer soft-touch al 30%, con un’anima Millennial post-traumatica al 50% e un leggero disturbo da scroll GenZ.
Insomma, scoprirai che l’età digitale è più fluida di quanto credi.