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Rich snippet: cosa sono e a cosa servono

Attraverso l’uso dei microdati e dei rich snippets puoi aumentare la percentuale utile di click sui motori di ricerca mettendo in risalto il tuo sito tra i risultati

Cosa sono i rich snippet

Nella ricerca su Google troviamo sempre più spesso risultati con informazioni aggiuntive rispetto al titolo ed alla descrizione della pagina. Possono essere foto o ingredienti di un piatto, categorie dell'articolo, riferimenti all'autore o ancora stelline raffiguranti le recensioni. Queste informazioni sono collezionate e rese fruibili da Rich Snippets.

Iniziamo con qualche esempio pratico per meglio comprenderne l'impatto sui risultati ricerca: 

Rich Snippet per le ricette: il Gulash di manzo

Questa sera ho ospiti a cena e devo decidere cosa cucinare. Ho voglia di fare uno spezzatino particolare e quindi cerco su Google una ricetta del gulasch di manzo.

Ottimo! Nei risultati di ricerca vedo che giallozafferano.it mi segnala un buon gulasch ungherese e mi avvisa che il tempo di cottura è di quasi 4 ore, ma cucchiaio.it mi da ancora più dati! La valutazione della ricetta, le calorie del piatto, il tempo, ma soprattutto la lista degli ingredienti!

Ok, sono convinto, cucinerò il gulasch ed andrò su cucchiaio.it per vedere la ricetta perché mi ha convinto per completezza delle informazioni, fin dalla pagina dei risultati per la mia ricerca.

 

ricetta gulasch

Rich Snippet per i film: Inside Out

Tutti i miei amici stanno parlando molto bene di Inside Out, un film di animazione uscito da poco. Lo cerco su Google e subito mi colpisce il risultato di mymovies.it che, oltre ad un breve teaser, mi mette a disposizione il numero di recensioni ed una valutazione complessiva di 4.1 su 5.

Decisamente una buona critica del pubblico, faccio subito click sul risultato per leggere la scheda del film e chissà se stasera andrò davvero al cinema...

 

insideout

Tutte queste informazioni aggiuntive che arricchiscono i risultati delle mie ricerche provengono dai metadati o dati strutturati che il motore di ricerca visualizza in forma di Rich Snippets.

Questi dati, insieme a titolo, link, anteprima testuale ed eventuali sitelink, forniscono informazioni utili all'utente finale e lo invogliano al proseguimento della lettura.

I microdati, che Google presenta in bella vista nei risultati delle nostre ricerche, forniscono sì dati aggiuntivi agli utenti ma servono anche al motore di ricerca stesso per contestualizzare il contenuto delle nostre pagine e migliorarne cosi l'indicizzazione in base alla ricerca effettuata dall'utente.

Ad esempio, il Feuerzangenbowle è una variazione del nostro vin brulè, ma è anche un film tedesco del 1944. Se dovessi cercare il solo termine mi piacerebbe trovare nei miei risultati di ricerca indicazioni che differenzino le due tipologie di risultati (film e ricetta) al fine di identificare a colpo d’occhio il risultato che mi interessa.

Inoltre se le varie pagine che riportano la ricetta del vin brulè utilizzassero i microdati, specificando gli ingredienti come definito in schema.org, queste non verrebbero visualizzate per ricerche non pertinenti (es: "Feuerzangenbowle film") evitando così di ricevere click inutili ed una conseguente frequenza di rimbalzo alta.

bevanda

Photo by Juno-Graphics / CC BY

film

Photo by Atlas Film + Medien AG

L’evidenziare a colpo d’occhio, attraverso i microdati convertiti in Rich snippets, alcune informazioni aggiuntive e pertinenti può quindi portare ad un incremento della percentuale di click interessati e, a sua volta, ad un più alto tasso di conversione. Studi ed analisi su dati americani sull'utilizzano dei microdati evidenziano un incremento di circa il 30% della CTR per le pagine che fanno uso di microdati.

Abbiamo visto due esempi concreti di risultati di ricerca per recensioni e dati di ricette, ma i microdati coprono tantissime aree. Google, Bing e Yahoo utilizzano le definizioni di schema.org per leggere i microdati dalle pagine dei siti web. Schema.org pubblica al suo interno le strutture dei microdati per tantissime tipologie di entità: lavori creativi (come libri, film, ricette), eventi (fornendo informazioni come data ed orario, luogo e pubblico), organizzazioni, prodotti, persone e molto altro.

Riportare sulle pagine del sito web i microdati, dopo aver effettuato un'analisi che ci permette di scegliere in modo appropriato quali utilizzare, permette sia di arricchire le nostre pagine di informazioni utili al motore di ricerca per indicizzare i nostri contenuti, sia di fornire agli utenti che trovano il nostro sito tra i risultati di ricerca informazioni per permettergli di capire immediatamente se le nostre pagine hanno un effettivo interesse per loro (ti invito a tal proposito a leggere anche l'articolo "Quando essere primi sui motori di ricerca non serve").

La struttura dei microdati deve poi essere codificata da un programmatore competente che sappia dove e come inserire i tag itemscope (per identificare l'elemento che contiene le informazioni), itemtype (per definire la tipologia di elemento) ed itemprop (per definire nel nostro elemento tutte le informazioni aggiuntive a nostra disposizione).

A questo punto è il caso di domandarsi se i contenuti del tuo sito web possano essere arricchiti con informazioni aggiuntive e utili ad attrarre il traffico proveniente dalla ricerca organica. 

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Giovanni Rocchini

Giovanni Rocchini

Sono uno sviluppatore web con oltre dieci anni di esperienza su Drupal CMS e WordPress. Ogni giorno sviluppo soluzioni performanti e ottimizzate per diversi tipi di clienti, dalle PMI alle grandi realtà del panorama italiano.

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